Google Ads AI Max non migliora la pubblicità. La cambia per sempre.
Dopo il white paper su AI Mode, entriamo nel capitolo ADS.
Con Google Ads AI Max il paradigma si sposta verso l’automazione totale delle campagne:
l’algoritmo decide cosa mostrare, a chi, quando e con quali asset.
Paradosso? No. È un cambio di specie. E no, gli account manager non spariscono: diventano più necessari.
Cosa cambia davvero con AI Max
L’asse passa dal media buying manuale alla orchestrazione guidata dall’AI.
Audience, creatività, offerta e allocazione budget vengono ottimizzate in tempo reale, sfruttando segnali provenienti da Search, Shopping, YouTube, Display, Discovery e canali proprietari.
Il ruolo del marketer si sposta su dati, obiettivi e policy.
“Non serviranno più gli account manager?”
Allerta spoiler: serviranno di più.
AI Max automatizza l’esecuzione, non la governance.
Chi guida le campagne dovrà:
- Definire obiettivi di business e vincoli (margine, LTV, stock, priorità)
- Curare dati, conversion tracking e data layer
- Progettare asset e feed “AI-ready” (Product, Offer, Brand, Availability, Price)
- Monitorare drift dell’algoritmo e fare correzioni con guardrail e policy
Impatto su Performance Max e sullo stack
Con Performance Max l’AI aggrega intenti e segnali cross-channel.
AI Max ne estende la logica: meno leve tattiche, più qualità di feed Merchant Center, conversioni e first-party data.
Senza una base dati pulita, l’algoritmo ottimizza il rumore.
Rischi reali (se ti affidi “solo” all’algoritmo)
- Obiettivi sbagliati: ottimizzazione su metriche di comodo (click/view-through) anziché margine e LTV
- Garbage-in, garbage-out: feed incompleti, conversioni duplicate, mapping errato degli eventi
- Perdita di controllo: esplorazione costosa su segmenti di scarso valore
- Creatività generiche: asset non differenzianti → escalation di CPC e saturazione
Opportunità concrete (se progetti i dati)
- Copertura omnicanale con logiche goal-based coerenti
- Efficienza nella fase di esplorazione e apprendimenti riusabili
- Personalizzazione dinamica trainata da asset e feed ricchi di attributi
- Misurazione spostata su incrementalità, marginalità e customer value
Data readiness: cosa serve davvero
- Conversion tracking a prova di audit (server-side, deduplica, consent mode avanzato)
- Merchant Center con Product/Offer completi (titoli, attributi, varianti, immagini, policy, recensioni)
- First-party data da CRM/CDP per value-based bidding (nuovi/ricorrenti, RFM, LTV)
- Data layer solido (eventi standardizzati, parametri coerenti con GA4/Ads)
Metriche che contano nell’era AI Max
- Incrementality lift per canale/formato
- Profit/ROAS e margine per cluster (non solo revenue)
- Share of eligible inventory e coverage degli asset
- Quality score dei feed e tasso di inclusione in esperienze AI
Roadmap tecnica (entity-first)
1) Audit
Mappatura entità chiave: Product, Offer, Brand, Category, Audience, Event.
Verifica schema, feed, conversioni, data layer, policy di consenso.
2) Remediation & feed engineering
Arricchimento attributi, normalizzazione tassonomie, deduplica varianti, server-side tagging, enhanced conversions.
3) Asset & policy
Generazione e testing di creatività AI-ready, linee guida testuali/visive, guardrail su brand safety e margini.
4) Misurazione & governance
Dashboard su incrementalità, marginalità, copertura asset; AB test di obiettivi e segnali; runbook per incident e drift.
“Google Ads AI Max: rischi, opportunità e governance dei budget nell’era dell’automazione totale”.
FAQ essenziali
AI Max sostituirà i media buyer?
No. Sposta il valore da leve tattiche a dati, obiettivi, policy e misurazione. La supervisione umana diventa centrale.
È ancora utile segmentare manualmente?
Ha senso per esclusioni e vincoli specifici. La spinta principale viene da segnali di qualità (feed, conversioni, first-party data).
Come controllo i costi in fase di apprendimento?
Imposta budget cap, target coerenti, regole di pacing, esclusioni difensive e AB test di obiettivi. Monitora marginalità, non solo ROAS.
Verifica data readiness, feed, conversioni e governance. Roadmap prioritaria in 7 giorni.







